Lo so, quando scrivo gli articoli spesso e volentieri sono troppo sentimentale e troppo "Epico".
Poi però succede Sambuceto.
E' vero, la giornata forse non sarà stata l'emblema del nostro miglior gioco. I ragazzi sembrano spenti, svogliati, un po' fiaccati dal caldo e dal lungo viaggio. Le partite della mattina, ad eccezione delle semifinali, manterranno sempre un ritmo basso. Si giocherà molto da soli, cercando poco la collaborazione della squadra. E se i più piccoli,nella finalina per il terzo e quarto posto, forse mossi dalla voglia di riscatto contro il Marsica (con cui si era perduto nella mattina) o semplicemente desiderosi di dare dimostrazione di quanto appreso quest'anno, riusciranno a dare provo di un ottimo gioco, battendo un avversario molto ben organizzato e MOLTO aggressivo, i più grandi invece continueranno, anche in finale, a giocare un gioco personale e poco produttivo. Nè la possibilità di riscatto contro un Sambuceto molto aggressivo e fisico, ne l'acclamazione del pubblico ne tantomeno gli incoraggiamenti dalla panchina sembreranno risvegliare una squadra stanca, abbattuta e senza cambi (Diego, che ringraziamo per il coraggio e la disponibilità e che speriamo di ritrovare l'anno prossimo tra le nostre fila, rimarrà infortunato nella prima partita contro il Sambuceto, pur rimanendo tutto il tempo il squadra), che non riuscirà ad imporre il proprio gioco e che alla fine risulterà sconfitta.
Se è vero tutto questo, è vero anche che i conti di fine stagione non possono che lasciarci soddisfatti: malgrado il sopracitato atteggiamento siamo comunque riusciti a dominare su quasi tutte le partite, affrontando squadre contro cui, nemmeno 5 mesi prima, avremmo perso di misura. Abbiamo visto una crescita costante, da parte di tutti, durante gli allenamenti e durante i tornei. Una crescita così visibile, così netta, che addirittura molti genitori, digiuni di rugby, sono riusciti a constatare. Un grazie quindi a tutti i ragazzi per questa fantastica annata, a tutti i genitori che ci hanno aiutato e sostenuto e a tutte le altre categorie che, a Sambuceto come in tutte le altre occasioni, ci hanno permesso di distinguerci. E ci si distingue, questo va SEMPRE ricordato, non tanto perchè guardando le classifiche c'è sempre un villa pamphili tra i primi tre, ma per il tipo di società che siamo, per il tipo di rugby che insegnamo e per l'amore che mettiamo nella cura dei nostri campioncini. Sempre grandi soddisfazioni, sempre una grande festa, sempre Villa Pamphili.
Grazie a tutti: Giulio, Claudio e Davide.
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